Coronavirus, colore regioni 4 dicembre: Campania, Toscana in zona arancione, Puglia ed Emilia-Romagna gialle.
ROMA – Coronavirus, colore regioni 4 dicembre. Cambia ancora la mappa in Italia. In rosso resta solo l’Abruzzo (destinata a passare in arancione nelle prossime settimane), mentre retrocedono Toscana, Valle d’Aosta, Campania e Provincia Autonoma di Bolzano.
Passaggio in zona gialla Emilia-Romagna, Friuli, Puglia e Umbria. In queste regioni riaprono i ristoranti fino alle 18. Un numero destinato ad aumentare nelle prossime settimane.
Coronavirus in Italia, le fasce
Andiamo a vedere nel dettaglio le regioni in zona gialla, arancione e rossa in base alle indiscrezioni del monitoraggio del 4 dicembre.
Zona gialla
Veneto, Trento, Lazio, Molise e Sardegna, Liguria, Sicilia, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Marche, Puglia e Umbria
Zona arancione
Basilicata, Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle d’Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano, Toscana, Campania
Zona rossa
Abruzzo
Brusaferro: “La curva si è appiattita”
Silvio Brusaferro in conferenza stampa ha fatto il punto della situazione: “L’Italia ha ancora valori piuttosto elevati di incidenza – ha detto il presidente dell’Iss, riportato dall’Ansa – quindi il trend è decrescente ma il numero dei nuovi casi positivi è ancora importante. Per l’occupazione dei posti in terapia intensiva e area medica inizia a flettersi. Tuttavia siamo ancora sopra la soglia di emergenza anche se la curva si è appiattita […]“.
“In larga parte delle regioni – ha aggiunto – c’è un sovraccarico e un rischio alto. La trasmissione ha raggiunto Rt inferiore a 1 e c’è un calo dell’incidenza, che però rimane elevata. Quindi siamo in una situazione in miglioramento ma di assoluta attenzione […]. Dobbiamo portare tutte le regioni sotto 1“.
Rezza: “Numeri delle terapie intensive saranno ancora alti'”
Gianni Rezza si è soffermato sui dati dei decessi: “I numeri sono ancora alti e potrebbero restare per un certo periodo. Nelle prossime settimane potremo avere un numero rilevante di persone che entreranno in terapia intensiva, sono coloro che si sono infettati nelle scorse settimane“.